Luoghi e paesaggi
Dobbiaco


Le prime testimonianze di insediamenti umani nella piana di Dobbiaco risalgono alla tarda età del ferro. Alcune tribù celtiche penetrarono nel territorio alpino e costituirono il regno del Norico, ma in seguito dovettero sottomettersi ai Romani i quali  giunsero attraversando la cosiddetta "Strada d'Alemanna", che collegava Roma con il nord. A quel tempo era considerata una delle strade più importanti d'Europa.
Per la sua posizione Dobbiaco è privilegiato negli sport invernali, sci, pattinaggio sul ghiaccio, baby ski-lift, piste con vari gradi di difficoltà con relativi impianti di risalita, slitte trainate da cavalli. Dobbiaco è parte del carosello sciistico Dolomiti Superski, che con 1.200 km. di piste è il più grande del mondo.
Cosa vedere:

- Dobbiaco Vecchia     Il paese sorge a 1.256 mt.s.l.m. ed oggi vive soprattutto del turismo, il quale ebbe inizio fin dal 1871 con la costruzione della linea ferroviaria che collegava Vienna a Dobbiaco la "Südbahnlinie".
Gli austriaci costruirono anche un Grande Hotel lo "Südbahngesellschaft", grazie al quale le famiglie ricche dell'Austria, ebbero la possibilità di trascorrere le loro vacanze nell'Alta Val Pusteria.
A nord della statale, Dobbiaco ha l'aspetto caratteristico di vecchio paese con stradine ricche di storia e tradizioni, come la via Graf Kunigl, dove si possono ammirare belle residenze che risalgono al 1500, o la via Crucis, la più antica del Tirolo dove le cappelle risalgono al 1519.

- Dobbiaco Nuova      E' conosciuta soprattutto per lo stupendo paesaggio e la natura che lo circonda.
I negozi di Dobbiaco con il loro classici loden e abbigliamento tirolese, richiamano turisti di ogni paese.
I locali pubblici conservano ambienti caratteristici con soffitti a cassettoni e stufe in maiolica ed offrono i piatti gustosi dell'ottima cucina tipica e genuina.
Il Paese è ordinato e tranquillo, con ampi giardini dai quali ammirare le belle cime dolomitiche.
Per i turisti si sono realizzate vari tipi di abitazione anche in residence, oltre che in hotels, nei vecchi fienili trasformati in agriturismo, campeggi, B&B ed ostelli.

- Nuovo Parco Avventura     Una struttura che si estende su un’area montagnosa piena di folta vegetazione e di alberi dove sono stati creati sei percorsi su una lunghezza di oltre 500 metri di tragitto dove potersi arrampicare.
Ci sono due percorsi per chi vuole iniziare a cimentarsi con altezza media di tre metri, quello “verde” poco più basso dei primi due, i percorsi “blu” e “rosso” fino a 6 metri di altezza e, per chi non soffre di vertigini c’è il percorso “nero” che non solo è tra gli 8 ed i 10 metri di altezza, ma offre anche una serie di ostacoli da superare.

- Ciclabile Dobbiaco - Lienz     Si colloca tra le classiche piste ciclabili più belle delle Dolomiti. I 52 chilometri che uniscono Dobbiaco a Lienz si percorrono costeggiando il fiume Drava da cui prende il nome Ciclabile della Drava (Drauradweg). Lungo l’itinerario si trovano piccole aree per picnic; ristori per spuntini veloci oppure ristoranti per gustare la cucina locale. ntrati in Austria si percorrono 13 chilometri per raggiungere Sillian piccolo paese nel Tirolo orientale. Appena 1 chilometro passato Silliam c’è un buon motivo per fare una sosta. A sinistra si trova lo stabilimento della Loacker. Una stradina collega la pista ciclabile all’area dello stabilimento dove è situato lo showroom della Loacker a disposizione per fare provviste aperto anche il sabato e la domenica.
Lungo li percorso della pista ciclabile della Drava poco prima dell’abitato di Lienz, si può fare una sosta ad ammirare le cascate della gola della Galizia dove è stata aperta anche una via ferrata.

- Il lago di Dobbiaco     Il lago si è formato nell’antichità da numerose frane che si staccarono dalle montagne sulla sponda occidentale del lago. La Rienza è il suo immissario ed emissario.
Inoltre, il lago rappresenta uno degli ultimi esempi di marcita, una cosiddetta zona umida, che esistono ancora nella regione alpina.
Attorno al lago di Dobbiaco nel 1939 sono stati costruiti 5 bunker da Mussolini, il quale voleva proteggere le vie d’accesso all’Italia. Queste strutture fanno parte del “Vallo Alpino” in Alto Adige, ovvero di un complesso sistema di fortificazione di difesa della seconda Guerra Mondiale.
D’estate è possibile intraprendere un giro in barca a remi o con il pedalò. Nella stagione invernale invece, se il lago è ghiacciato, si può praticare curling, hockey su ghiaccio o anche fare una passeggiate attraverso la natura invernale. Attorno al lago passano inoltre anche gli anelli cel centro sci da fondo dell’Alta Val Pusteria.
Nel 2000, attorno al lago, è stato costruito un percorso naturalistico, il quale percorre l’intera riva.
Ed inoltre, il lago di Dobbiaco è anche noto tra gli appassionati di uccelli, dato che in primavera si possono ammirare rari tipi di uccelli migratori.

- Il Parco Naturale Dolomiti di Sesto     Inculde una superficie di 11.635 ettari e si trova nella parte nord-orientale delle Dolomiti. Include il territorio dei comuni di Dobbiaco, Sesto e San Candido come anche vette dela “meridiana di Sesto” con Cima Nove, Dieci, Undici, Dodici ed Una, nonché le famose Tre Cime di Lavaredo. I tre enormi monoliti slanciati verso il cielo hanno riempito da anni guide turistiche, libri, cartoline ricordo... La conquista alpinista di queste vette risale agli anni tra il 1869 ed il 1891 ad opera di un'alpinista austriaco
I dintorni del rifugio Locatelli sono i punti panoramici classici da dove si possono osservare le Tre Cime nettamente distinte tra di loro.
Il giorno 26 giugno 2009,a Siviglia Spagna , con voto unanime da parte dei 21 componenti del "World Heritage Committee", le Dolomiti sono ufficialmente venute a far parte della lista Unesco dei luoghi che fanno parte del Patrimonio Universale dell'Umanità, più precisamente inserite nel sistema montuoso n°5 le cui principali cime interessate sono quelle delle Dolomiti settentrionali comprendenti: l'Antelao, il Sorapiss, Le Dolomiti di Sesto con le Tre Cime di Lavaredo, le cime all'interno del Parco di Braies Senne e Fanes.
Nel febbraio 2010 il nome del parco naturale è stato cambiato ufficialmente in “Parco Naturale Tre Cime”. Questa decisione è stata presa perché le Tre Cime sono il monumento naturale più caratteristico del parco naturale e rappresentano una formazione rocciosa che è nota anche oltre i confini.

- Il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braiesè       Con una superficie di 25.680 ettari, è uno dei più grandi dell’Alto Adige. Il parco naturale comprende i comuni di Badia, La Valle, Marebbe, Valdaora, Braies e Dobbiaco.
Una delle caratteristiche principali del parco naturale è la geomofologia, in altre parole il fenomeno del carsismo. L’anidride carbonica contenuta nell’acqua dei tempi passati, ha intaccato e disciolto in un modo molto particolare le formazioni calcaree riconducibli al Giurassico. Per questa ragione nel parco naturale possono essere ammirati campi carreggiati, fenditure, pozzi e in generale paesaggi tipici carsici che stupiscono i visitatori.
Parte del parco naturale è anche il Lago di Braies, la perla delle Dolomiti che è considerato il lagio più suggestivo delle Dolomiti.
Il Centro Visite parco naturale Fanes-Senes-Braies si trova a San Vigilio di Marebbe e fornisce informazioni sulla formazione delle Dolomiti, i fossili, i pascoli alpini e l’orso del Conturines, ricostruito con uno scheletro.


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