La Fagiolana della Val Borbera è
coltivata in numerosi comuni della Val Borbera, in provincia di
Alessandria e viene raccolta tra la metà di agosto e novembre.
Per la precisione la zona di produzione
comprende i comuni di: Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo
Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure, Roccaforte
Ligure e Rocchetta Ligure in provincia di Alessandria.
La gastronomia della remota Val Borbera
ha una sua fisionomia specifica, legata all’utilizzo di materie
prime e preparazioni tradizionali. Il simbolo di questo territorio
sono le fagiolane, varietà rampicante di fagiolo importata nel `500
dalla Spagna per opera della famiglia Spinola.
Sono fagioli rampicanti a semi bianchi
della varietà "Bianco di Spagna" che gli abitanti indicano
come "fagiolana". Hanno colore bianco avorio più o meno
lucente o opaco. Nella maggior parte dei casi, la superficie del seme
è liscia. Alcuni fagioli sono allungati, reniformi e piatti; altri
tondeggianti ed appiattiti ed altri ancora tondeggianti e pieni.
Si possono distinguere due tipologie di
fagiolane: quelle Quarantine e quelle Tardive. Le prime sono
caratterizzate da una maggiore precocità e una minore dimensione dei
semi, le seconde hanno un prodotto qualitativamente superiore e di
maggiore dimensione.
Prima della semina si effettua
un'aratura profonda di 30 cm circa e si dispongono i pali per
sorreggere le piante. La semina avviene da metà aprile fino a metà
maggio. I semi vengono interrati alla profondità di qualche cm e
ricoperti. I baccelli vengono raccolti secchi con una raccolta
effettuata in diverse passate successive.
La presenza e la coltivazione delle
Fagiolane in Val Borbera risale a tempi remoti e sono state
documentate da studi storici locali.