Il fortilizio di Rocca Calascio,
situato a 1460 metri d'altezza, è tra le fortificazioni più alte
d'Italia e domina da tale altura la valle del Tirino e della piana di
Navelli. Il suo impianto è di uso esclusivamente militare e si
caratterizza per la capacità con la quale riesce a fondersi con
l'impervio territorio circostante, dal quale non risulta affatto
condizionato; è evidente come la sua sia una posizione assolutamente
favorevole dal punto di vista difensivo.
La struttura, in pietra calcarea
bianchissima, ha una pianta quadrata: presenta agli angoli quattro
torri cilindriche considerevolmente scarpate e un mastio quadrato al
centro, il quale costituisce il più interno corpo militare di difesa
del castello.
Alla rocca si accedeva mediante un
ingresso posto sul lato est, a circa 5 metri di altezza,
raggiungibile dalla corte esterna sottostante mediante una scala
lignea retrattile che veniva poggiata su due mensole in pietra
tuttora visibili al di sotto della soglia di ingresso. Efficacissimo
punto di osservazione militare, permetteva di comunicare con gli
altri castelli, fino alla costa adriatica, mediante l'ausilio di
torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne.
Ai piedi della rocca sono presenti
anche i ruderi dell'antico borgo, al quale essa è collegata con un
ponte di legno. Nel 1703 un disastroso terremoto ha danneggiato sia
la rocca che il borgo. Restauri conservativi ed integrativi sono
stati compiuti tra il 1986 ed il 1989; essi hanno contrastato il
degrado strutturale favorendo il recupero architettonico e funzionale
dell'intero fabbricato ed in particolare della torre centrale
quadrata. Gli interventi di risanamento hanno permesso all'intera
area di essere oggi discretamente conservata e visitabile.