Firenze - Ponte Vecchio
Indirizzo: Firenze

Luoghi e paesaggi
Firenze - Ponte Vecchio


Il Ponte Vecchio è uno dei simboli della città di Firenze ed uno dei ponti più famosi del mondo. Attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto, dove nell'antichità esisteva un guado.  La prima costruzione risale all'epoca romana, ma fu più volte danneggiata dalle alluvioni del fiume: nel 1080 esisteva un ponte in legno, mentre quello in pietra a cinque arcate venne costruito intorno al 1170; danneggiato nel 1222 e nel 1322, fu spazzato via dall'alluvione del 1333, una delle più violente che si ricordino.
Il ponte, come lo si vede attualmente, fu costruto nel 1345 da Taddeo Gaddi (secondo il Vasari) o da Neri di Fioravante.

In seguito alla ritirata delle truppe naziste, questo fu l'unico ponte di Firenze che non venne fatto saltare dai tedeschi nel 1944 nel corso della seconda guerra mondiale, ciò grazie anche al provvidenziale intervento del rappresentante tedesco a Firenze Gerhard Wolf, il quale nel dopoguerra ottenne per questo ed altri meriti la cittadinanza onoraria di Firenze e che è ricordato con una targa apposta sul ponte medesimo. Furono però pesantemente danneggiati i punti di accesso al ponte: di queste resta solo la torre dei Mannelli, mentre la torre dei Rossi-Cerchi fu ricostruita dopo le esplosioni del 1944.

Sopra Ponte Vecchio si può vedere una parte del bellissimo Corridoio Vasariano. Questo corridoio fu costruito nel 1565 da Giorgio Vasari,  su commissione dei Medici, con lo scopo di mettere in comunicazione il centro politico e amministrativo a Palazzo Vecchio con la dimora privata dei Medici, Palazzo Pitti.
Il corridoio sopraelevato, lungo circa un chilometro e costruito in soli cinque mesi, parte da Palazzo Vecchio, passa dalla Galleria degli Uffizi, costeggia il lungarno Archibusieri, passa quindi sopra le botteghe del lato est (sinistro) del ponte, aggira alla sua estremità la torre dei Mannelli, sostenuto da beccatelli e prosegue sulla riva sinistra fino a Palazzo Pitti.
Al tempo della costruzione del Corridoio, sul Ponte Vecchio erano riunite le botteghe dei macellai dal 1442, quando l'autorità cittadina per salvaguardare la pulizia e il decoro          impose ai beccai (macellai) di riunirsi nelle botteghe sul Ponte Vecchio per renderli un po' isolati dai palazzi e dalle abitazioni del centro. La disposizione mirava soprattutto ad eliminare le consuete, maleodoranti tracce lasciate dai barroccini dei beccai lungo le strade fino all'Arno durante il trasporto degli scarti più minuti delle lavorazioni delle carni, scarti che potevano ora disperdersi direttamente, senza alcun danno, nella sottostante corrente del fiume. Da quel momento il ponte divenne il mercato della carne ed i beccai, divenuti in seguito proprietari delle botteghe, per ottenere più spazio, vi aggiunsero in modo disordinato delle stanzette aggettanti sul fiume puntellandole con pali di legno.
Queste attività però disturbavano il passaggio dei Medici, che nel 1593 le fecero spostare, sostituendole con le più "decorose" botteghe orafe.

Ponte Vecchio è composto da tre ampi valichi ad arco ribassato; per la prima volta in Occidente veniva superato il modello romano degli archi a tutto sesto che nel caso di un ponte molto lungo richiedevano un gran numero di arcate, creando così potenziali pericoli in caso di piena (per la facile ostruzione dei valichi stretti).
L'esempio fece scuola: con una simile arcata ribassata fu costruito nel XVI secolo il Ponte di Rialto a Venezia.
Altra caratteristica tipica è il passaggio fiancheggiato da due file di botteghe artigiane, ricavate in antichi portici poi chiusi, che lo hanno reso famoso, come se si trattasse del proseguimento della strada. Le botteghe di Ponte Vecchio si affacciano tutte sul passaggio centrale, ciascuna con un'unica vetrina chiusa da spesse porte in legno, e spesso presentano un retrobottega costruito a sbalzo sul fiume e sostenuto da beccatelli.
Al centro del ponte le botteghe si interrompono con due terrazze panoramiche: quella ad est è sormontata dal corridoio vasariano, mentre l'altra ospita il monumento con busto di Benvenuto Cellini, il più famoso orafo fiorentino, realizzato da Raffaello Romanelli ed inaugurato il 26 maggio del 1901.
L'opera, è anche dotata di una fontanella, che venne collocata in occasione delle celebrazioni del quarto centenario della nascita del Cellini.
L'acqua zampilla da quattro mascheroni posti sugli spigoli del piedistallo e convogliano in altrettante vasche a valva di conchiglia eseguite da Egisto Orlandini.

Chi visita Firenze non può perdersi una passeggiata serale su Ponte Vecchio.
Di notte infatti, quando le porte in legno delle botteghe si chiudono facendole sembrare quasi dei forzieri, l' atmosfera sul Ponte diventa ancora più suggestiva e romantica e non può davvero essere persa!


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