La città di Ostuni, conosciuta anche
come la “Città Bianca†per le case che appaiono lucenti e
aggrappate attorno ad una altura con in cima l’ocra dorato della
Cattedrale, è un comune della provincia di Brindisi, nel Salento.
La peculiarità di Ostuni è proprio
l’uso di imbiancare le abitazioni con la calce. Nel XVII secolo,
tempo in cui in tutta la zona della Murgia pugliese imperversò la
peste, Ostuni fu risparmiata grazie alla calce che è un
disinfettante naturale e che bloccò il contagio.
L’uso della calce per imbiancare
totalmente le case è dovuto alla presenza massiccia della materia
prima nella zona ed anche al fatto che questa assicura alle stradine
stette e alle costruzioni fitte degli ambienti del centro storico
medievale una buona luminosità , data dalla luce riflessa.
La parte antica della città è
circoscritta dalle mura aragonesi, lungo il cui perimetro vi sono
torrioni circolari e da cui si aprono le porte di San Demetrio e
Porta Nova.
Nel centro storico vi sono palazzi
signorili con le caratteristiche peculiarità architettoniche della
zona e sono il Palazzo Ducale Zevallos, il Palazzo Siccoda, e infine
il Palazzo Vescovile collegati dall’arco Scoppa all’edificio del
Seminario.
Splendide architetture sono poi i
portali barocchi scolpiti nella pietra locale, come il portale di
Palazzo Falgheri, i portali del Palazzo Ghionda-Pomes e della Casa
Molendino, il portale rococò del Palazzo Bisantizzi.
La campagna circostante giace nella
quiete ed è per lo più coltivata a uliveti e vitigni e la
caratteristica geologica tipica dei paesaggi del contado sono i
burroni carsici, detti “gravine“.