Secondo alcuni studiosi, non lontana dalla coste di Sperlonga sorgeva
Amiclae, la misteriosa città fondata dai Laconi. Ma furono i Romani a
scoprirla alla fine dell'età repubblicana, realizzando magnifiche
residenze, attratti dalla bellezza del luogo e del clima mite. Il nome
del paese deriva dalle numerose cavità naturali, in latino speluncae,
tra cui quella utilizzata dall'imperatore Tiberio. Dopo la caduta di
Roma, i ruderi della residenza imperiale, verso il VI secolo, servirono
da rifugio a comunità e popolazioni locali. Da queste popolazioni
vengono i primi abitanti di Sperlonga, che cominciava lentamente ad
arroccarsi sulla collina di S. Magno. Una necessità determinata non solo
dalle malattie delle paludi, ma dai continui attacchi dei pirati che
infestavano il Tirreno. Il piccolo centro venne raso al suolo
nell'agosto del 1534 dalle orde del corsaro Khair ad - Din detto il
Barbarossa (di questi eventi rimane la memoria nel nome di Valle dei
Corsari, presso la Grotta). Nel Settecento e nell'Ottocento, Sperlonga
assunse l'attuale caratteristica struttura a forma di testuggine e venne
arricchita con chiese e palazzi signorili.
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