Varese - Ville Ponti
Indirizzo: Piazza Litta, 2 - Varese

Luoghi e paesaggi
Varese - Ville Ponti


I tre edifici storici che costituiscono attualmente il Centro Congressi Ville Ponti e il relativo parco circostante, entrano a far parte del patrimonio immobiliare della Camera di Commercio di Varese agli inizi degli anni '60.

Le ville appartennero alla casata dei Ponti: famiglia di illuminati imprenditori lombardi operanti nel settore tessile, che nel 1838 acquisirono l'edificio di Villa Napoleonica e il parco annesso per poi, successivamente, edificare l'attuale Villa Andrea e la struttura di servizio delle Sellerie.


Villa Andrea:
La Villa-palazzo, che domina dal colle la città di Varese con la sua imponenza, risale alla seconda metà dell'800. La ricerca dell'esaltazione monumentale è la caratteristica prevalente dell'architettura esterna del palazzo. Bifore a tutto sesto, colonne con basi e capitelli in finto bronzo, finimenti con cornici sporgenti e sottili, un attico alto a baluastri sorretti da bassi obelischi, sono gli elementi strutturali che maggiormente delineano il profilo della Villa.
Gli ambienti interni non si possono pensare più deliziosi per ampiezza di aperture, aria, luce, spazio, eleganza squisita di decorazioni.
L'imponente spazialità verticale, 33 metri di altezza, dell'atrio di ingresso, rappresenta il disimpegno per le vaste sale ricche di raffinate decorazioni a stucco e arredate con eleganza da sfarzosi lampadari di Murano e da bronzi riccamente cesellati.
Al piano terra, il salone d'onore della villa raccoglie alcuni capolavori di Giuseppe Bertini. Decorazioni inneggianti al lavoro, alla scienza e all'arte, fanno da cornice a quattro grandi affreschi di enorme pregio artistico raffiguranti Cristoforo Colombo al ritorno dalle Americhe, Galileo Galilei che mostra l'utilizzo del cannocchiale al Doge di Venezia, Guido d'Arezzo che insegna il canto a tre adolescenti e Alessandro Volta che presenta la sua invenzione, la pila, a un giovane Napoleone Bonaparte. Completano le sale del piano terra due imponenti statue di bronzo dedicate a Dante Alighieri e Michelangelo Buonarroti.
Altri pregevoli affreschi raffiguranti figure mitologiche decorano il secondo piano della Villa: il Tempo che rapisce la Giovinezza e Bacco con Venere. Sempre al secondo piano, i ritratti di alcuni esponenti della casata Ponti, tra cui Andrea Ponti, abbelliscono le pareti del salone congressi.

Antistante il salone un ampio spazio dal quale ci si può affacciare sul sottostante ottagono di ingresso, offre una sorprendente veduta sulla spaziosità verticale dell'edificio.


Villa Napoleonica:
Risalente al XVII secolo, la Villa si pensa fu edificata sopra una preesistente chiesetta con annessa abitazione per una piccola comunità religiosa, di cui sarebbe traccia l'arco gotico ancora visibile sulla parte ovest. Nel 1838 l'edificio, con relativo parco, fu acquistato dalla famiglia Ponti che ne fece la sua abitazione estiva. Il parco venne poi ampliato per permettere la costruzione di Villa Andrea.
Un fatto storico di particolare rilievo interessò Villa Napoleonica. La Villa infatti fu sede del quartier generale di Garibaldi in occasione della battaglia di Varese del 26 maggio 1859. Dal vicino poggio l'eroe dei due mondi diresse le operazioni belliche che portarono alla sconfitta del generale Urban e alla cacciata degli Austriaci.
Attualmente la Villa mantiene intatti i muri perimetrali esterni, con a est la lunga rampa formata da un rilievo del giardino su cui poggiano due gradinate convergenti che consentono l'accesso dall'esterno al primo piano. La Villa conserva un'ala originale con affreschi al soffitto e mobili d'epoca.

Nel corpo interno dell'edificio è stato ricavato al piano terra un ampio salone congressuale che ha sostituito il preesistente cortile.


Le Sellerie:
A poca distanza da Villa Andrea e Villa Napoleonica sorgono Le Sellerie, le suggestive scuderie di epoca settecentesca. La caratteristica architettonica principale è rappresentata dal tetto, uno degli ultimi esempi ancora ben conservati di "tetto a neve", meraviglia dell'architettura rurale eletta a patrimonio nazionale: l'incrocio di enormi fusti lignei sapientemente disposti consente al tetto la necessaria elasticità per sostenere abbondanti nevicate.
Il piano terra ospita una sala da 100 posti caratterizzata da un alto soffitto a volte incrociate, utilizzata per meeting, servizi catering e mostre d'arte.
Al primo piano sono disponibili tre sale, da 30 a 60 posti, dall'atmosfera calda e accogliente.

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