Dall’epoca medievale, intorno al borgo diventato l’odierna Biella, la straordinaria abbondanza (e la qualità ) delle acque dei suoi torrenti ha dato vita all’antichissima lavorazione della lana, un tempo primato d’eccellenza in Italia.
Prima nelle case, poi - con l’introduzione dell’energia elettrica -
negli stabilimenti industriali, che hanno trasformato questo angolo di Piemonte nel più grande distretto produttivo d’Italia.
Oggi sono l’arte e la cultura la seconda vita di quelle fabbriche.
Fabbriche che ormai hanno smesso la loro attività produttiva e che
costituiscono un eccezionale patrimonio di archeologia industriale (uno dei pochi in Italia) attorno a Biella. Disposto lungo i 50 chilometri della Strada della Lana, un itinerario che racconta l’avventura della tessitura e che si conclude a Borgosesia, sede di un antico mercato laniero.
L’immaginario bandolo della matassa si trova nel chiostro cinquecentesco di San Sebastiano,
a Biella, oggi sede del Museo del Territorio. Una delle tante piccole
“ricchezze†sparse in Italia. Poco più di dieci anni di vita, e un
affresco di archeologia e della provincia che affonda le radici nel
passato remoto e guarda al futuro attraverso collezioni permanenti e
mostre temporanee. Il filo si rinsalda muovendosi per il Piano (la zona al contempo più antica e più moderna della cittadina), le cui ciminiere ormai dismesse sono diventate contenitori di arte.
E’ partita dall’Italia e ha fatto il giro del mondo la storia dell’ex Lanificio Trombetta,
che dagli anni Novanta è diventato il laboratorio di idee di
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto: vero e proprio generatore di
energia creativa che allestisce laboratori e mostre. Poco distante, il
Lanificio Cerruti continua la sua produzione e ha uno store annesso per
gli acquisti.
Quando si allontana da Biella, la Strada della Lana (unica in Italia) segue le vallate dei torrenti Sessera e Cervo, dove si affacciano gli antichi lanifici, i convitti e i villaggi
che tra il XIX e il XX secolo formarono il distretto laniero più
importante del mondo. Le tappe sono scandite da fabbriche e opifici,
qualcuno dei quali ancora in attività , come Loro Piana e Ermenegildo
Zegna. L’ex Lanificio Zignone a Pray, invece, oggi è diventato Fabbrica della Ruota
e racconta la lavorazione della lana a Biella e dintorni e il
territorio che ha forgiato. Rendendolo unico, nel suo genere, in Italia.
Tratto da
www.marcopolo.tv