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La festività di San Antonio Abate, come tutte le feste del mondo contadino, da tempo immemorabile ha visto affiancati agli aspetti religiosi quelli più materiali, in particolare legati al cibo.

Infatti, una tradizione locale, sorta in epoca lontana non meglio precisabile, vuole che nel giorno dedicato al santo patrono di Castelcovati le famiglie si raccolgano intorno alla tavola per gustare la tipica specialità rappresentata dai canunsei: dei ravioli preparati in casa il giorno precedente, ovviamente con pasta fatta a mano.

Nei decenni passati, le case di riempivano di parenti ed amici che volentieri avevano accolto l'invito a pranzo.
Anche le trattorie del paese e le osterie trasformate per l'occasione in improvvisati ristoranti includevano nel menù di quel giorno tali prelibatezze.
I buongustai di tutti i paesi vicini si davano appuntamento in quel di Castelcovati.