Descrizione: A vederli insieme sembrano un duo “improbabile”: lui grande e scarmigliato, lei piccina e curatissima. Eppure Leonidas Kavakos e Yuja Wang (nella foto) formano una splendida coppia cameristica, attualmente in tour europeo con l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Brahms, un programma che – dopo avere debuttato al Festival di Verbier quest’estate – diventerà un disco entro la fine dell’anno. Il 2 dicembre i due musicisti (lui ateniese quarantaseienne star acclamata del violino per virtuosismo e musicalità dopo la vittoria al Concorso Sibelius nel 1985; lei pechinese ventiseienne, sostituendo in un concerto la Argerich, si è imposta al mondo per tecnica, flessibilità, intelligenza interpretativa e sensibilità timbrica) arrivano in Conservatorio per Serate Musicali per affrontare le “Sonate op. 78, 100 e 108″, le sole arrivate fino a noi, dato che Brahms distrusse due sonate ritenendole inadeguate e ne perse una terza durante una visita a Listz. Frutto della creatività matura di Brahms, composte nell’arco di un decennio (dal 1878 al 1888) durante i soggiorni estivi fra le montagne svizzere, le tre sonate offrono un perfetto bilanciamento delle due voci strumentali e un gusto per la cantabilità che, esaltando il dialogo e le capacità interpretative, mettono prepotentemente in evidenza il talento di chi le esegue. La “Sonata op. 78″, in equilibrio fra serenità e malinconia, fu scritta nel 1878 ed è costruita su materiale tematico del “Regenlied” per tenore dello stesso Brahms. Anche l’intimistica e colloquiale “Sonata op. 100″ (1886) rivela numerose reminiscenze melodiche tratte dal nutrito repertorio liederistico dell’Amburghese ed è segnata da una delicatezza lirica che ne sottolinea la natura intimistica e romantica. La “Sonata op. 108″ (1888), dedicata a Hans von Bülow, è infine segnata da una tensione emotiva più tumultuosa e appassionata.
