Le Città del Vino salutano il riconoscimento Unesco a Langhe Roero e Monferrato
Castelnuovo Berardenga, 25 giugno 2014
"Salutiamo con una particolare soddisfazione la notizia dell'inserimento di Langhe Roero e Monferrato nella Lista dei siti considerati Patrimonio dell'Umanità“ - dichiara Pietro Iadanza, Presidente dell'Associazione Nazionale Città del Vino - “La nostra Associazione aveva più volte sottolineato come a differenza di Francia, Portogallo, Svizzera e Germania, l'Italia - che pur vanta il maggior numero di siti UNESCO - fosse ancora priva di un simile riconoscimento che riguardasse in modo particolare un territorio vitato. E dire che di territori vitati italiani che meriterebbero analoga affermazione ce ne sono ancora molti altri, a cominciare dalle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene già ufficialmente inserite nella tentative list italiana dei siti candidati a Patrimonio Unesco. La qualità del nostro vino, infatti, non è percepita solo perché è buono, ma anche perché proviene da territori belli, ben conservati, dove la cura per il paesaggio viene considerata sia dai produttori sia dagli enti locali come un valore aggiunto, uno strumento per incentivare il turismo e per realizzare politiche di sviluppo sostenibile".
"Questo importante traguardo raggiunto dall'Italia” - prosegue Iadanza - “ci riempie di orgoglio sia perché sono molte le Città del Vino che arricchiscono il territorio delle Langhe Roero e Monferrato sia perché l'Ente Turismo Alba, Bra Langhe e Roero fa parte degli itinerari culturali della vite e del vino riconosciuti dal Consiglio d’Europa e promossi e valorizzati dall'Associazione Internazionale Iter Vitis, di cui Città del Vino è socia fondatrice”.
“E proprio al paesaggio dal Monferrato” - dice ancora Iadanza - “abbiamo recentemente dedicato la mostra fotografica WINESCAPES di Mark Cooper, allestita nel Palazzo Paolo V di Benevento nell'ambito del Forum Universale delle Culture Unesco 2014: una serie di immagini scattate dall'alto che colgono splendidamente le composizioni astratte e grafiche dei campi e dei vigneti di quest'area vitivinicola, così rappresentativa del patrimonio culturale, ambientale ed enologico italiano”.