Dalla
siepe al piatto, l'asparago selvatico si festeggia a Poggio Moiano
Si
nasconde sotto le siepi, sui dossi, ai bordi delle radure. E’
difficile da trovare e più sottile di qualunque varietà coltivata,
ma rappresenta una vera e propria delizia per il palato. Poggio
Moiano, piccolo Comune in provincia di Rieti che sorge a pochi
chilometri da Roma, celebra il 8 e 9 giugno la settima
edizione della sagra dell’asparago selvatico. Un tempo usate solo
come piante medicinali, le “aspargine†rappresentano uno dei
prodotti tipici della tradizione culinaria della Sabina: da secoli
ormai, appena arriva la primavera, gli abitanti del luogo si alzano
la mattina presto e, armati di paniere e di bastone per evitare
sgradevoli incontri con le serpi, vanno “a caccia†di asparagi
selvatici; e appena il sole si alza, e con esso la temperatura,
sono già a casa per gustarli sulle proprie tavole.
Così
difficile da trovare, infatti, l’asparago si cucina poi in poco
tempo; già nell’antica Roma esisteva il proverbio “citus
asparagi concuntur†ovvero più rapidamente di quanto ci vuole per
cuocere gli asparagi, che veniva riferito ad una cosa che si può
concludere in tempi rapidi; e leggenda vuole che l’imperatore
Augusto, quando voleva che un suo ordine venisse eseguito
immediatamente, fosse solito dire: “Avete il tempo necessario per
la cottura degli asparagi!â€.
Perché
queste tradizioni secolari non vengano ma dimenticate, a Poggio
Moiano l’asparago selvatico sarà servito in gran quantità ,
soprattutto come condimento alla pasta fatta rigorosamente in casa:
le fettuccine casarecce con gli asparagi sono uno delle prelibatezze
che attendono i visitatori, per un tour di due giorni fatto di piatti
tipici locali, realizzati proprio come un tempo li facevano le nonne
che andavano nei campi a cercare gli asparagi.
La
piazza del centro storico sarà allestita a festa per distribuire i
vassoi di prelibatezze sabine, con assaggi di olio extravergine di
oliva che sublimano le portate previste nel menù, che prevede anche
bruschette, spezzatino con asparagi e pizze fritte. E se la serata
del sabato sarà allietata dalla musica dal vivo, la domenica è
prevista la dimostrazione della preparazione della pasta tagliata a
mano da parte delle massaie locali. Ma il programma degli
intrattenimenti è ancora più ricco: alla sagra viene infatti
abbinato un motoraduno, con la presentazione delle moto storiche
della Polizia di Stato.
Dal
momento che la raccolta è faticosa e non sempre abbondante,
l’asparago selvatico si trova in commercio con grande difficoltà ,
ma in questo tratto del reatino la produzione è ancora notevole, al
punto che nelle case come nelle trattorie è ancora cucinato non solo
in modo tradizionale, ma anche con ricette nuove e originali: viene
infatti utilizzato per realizzare minestre, zuppe o risotti, mentre i
veri appassionati lo gustano appena sbollentato e condito con olio e
limone.
Proprio
l’olio DOP Sabina è uno dei prodotti di punta di Poggio Moiano,
che sorge a ridotto del Parco Naturale dei Monti Lucretili, un’area
protetta a soli 30 chilometri da Roma; e così dopo aver gustato gli
asparagi selvatici, i visitatori potranno anche godersi questi
splendidi boschi e le faggete, sulle quali si stagliano le vette del
Monte Pellecchia e del Monte Gennaro, alte più di 1200 metri.
Per info
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