Lo Spazio Culturale Ratti di Como ospita la personale di Bios Vincent "Ma-Donne", una mostra che mette al centro la sacralità della donna violata dalle violenze.
Da sempre attento nella propria ricerca artistica alle tematiche sociali più importanti, BIOS Vincent torna a Como dopo essere stato invitato lo scorso anno proprio a proposito di un progetto legato alla violenza sulle donne, tema particolarmente caro al comune lariano.
Protagonista della mostra, che presenterà 3 installazioni e 12 pale d'altare dell'artista Bios Vincent, sarà proprio l'installazione Ma-Donne: un esercito di 169 Madonne trafitte da chiodi, come martiri, che si pongono allo spettatore come l'evidenza di una violenza identica e perpetrata nel tempo. Sono le donne che ogni giorno subiscono violenze dai propri uomini, mariti, amanti, padri e fidanzati, ma anche nei luoghi di lavoro, a scuola e più in generale nelle proprie città d'origine. Ma che comunque rimangono fiere e pure nel loro essere Madonne. Al centro una Madonna rossa e senza alcun segno di violenza sembra chiedere risposte allo spettatore. Uno stuolo di farfalle sorvola questo esercito femminile: l'opera dell'artista cinese Wang Pan vuole essere un richiamo a quel processo di trasformazione che porta alla bellezza intesa come purezza, alla leggerezza e al pensiero.
L'opera Ma-Donne non vuole essere un'installazione fine a se stessa, ma il punto di partenza per una riflessione aperta a tutti, dai semplici spettatori alle associazioni che operano per la difesa delle donne. E saranno le donne comuni le co-protagoniste della performance Ma-Donne. Bios Vincent raccoglierà le foto di 169 donne che creeranno un esercito di Madonne in dialogo con quelle in gesso. Sarà poi l'artista a intervenire su queste foto con degli spari. Allo stesso tempo su queste immagini si poserà una farfalla come simbolo di cambiamento culturale e di speranza.