Il Gruppo Folkloristico Bosino da ormai 80 anni gira il mondo trascinando le platee nel vortice dei walzer e delle mazurke popolari del Varesotto e degli antichi balli delle corti austriache che il popolino imitava nelle sue feste. Il Gruppo nacque nel 1927 insieme con la Provincia di Varese. Fondatore fu Giuseppe Talamoni, illuminato artista, studioso delle arti e tradizioni popolari che disegnò anche il costume, tutt'oggi indossato dai componenti del gruppo, sulla foggia di quelli della società rurale nella seconda metà dell'Ottocento in Lombardia.
Affiancato dal Maestro Ettore Lombardi, ottimo preparatore di voci e compositore, crearono il primo repertorio di canti musicando poesie di validi poeti dialettali locali tra cui: Speri della Chiesa, Cimasoni, Broggi e Talamoni stesso. Compose così il Canzoniere, ancora oggi in dotazione e arricchito nel tempo con l'aiuto di altri musicisti come Sciorilli, Consonni, Maggioni, Luoni. Dopo i fondatori si sono succeduti altri due maestri musicisti e direttori di coro (Luigi Luoni, Sergio Remori e l'attuale Perazzolo Cristiano) e presidenti (Federico Broggini, Aldo Ambrosini e l'attuale Ginacarlo Vanoni).
Nel repertorio i canti e i balli rivivono le sagre e le feste popolari come "Il Falò di Sant'Antonio" della Motta, "La Gioeubia" (poscena), "La Schirannetta" di Casbeno, "La Fera da Vares", "La Girometta" che racconta dei pellegrinaggi al Sacro Monte di Varese, oppure ricordano i lavori dei campi e dei boschi come "la ranza", "'l boschireau", "su massera", le bellezze naturali della nostra zona con "Or me paes l'è on paradiis" e "La casetta alla Bellavista" ma anche pezzi comici o farseschi come "il duetto dell'ombrello", "Radegonda" e "Or Gipponat".
Da sempre il Gruppo sa porsi all'attenzione del pubblico nazionale ed internazionale con le molteplici iniziative culturali ed artistiche. Ne sono prova le numerose trasferte: Francia, Spagna, Germania, Cecoslovacchia, Svizzera, Danimarca ma anche in tutte le regioni italiane per festivals, concorsi e feste popolari. Il Gruppo collabora anche con le scuole della Provincia (materne, elementari e medie) per far conoscere usi, costumi e tradizioni della terra varesina.
Origine del termine “Bosinoâ€
Quale sia l'origine del termine "bosino" non è facile stabilirlo, in quanto si perde nella lontananza del tempi; ma con molta probabilità esso si riferisce alla predilezione del nostro contado ad allevare vaccini, per asservirli ai lavori della terra o usarli come mezzo di trazione.
Sotto questo aspetto è accettabile che "bosino" derivi dal latino "Bos" (bue).
C'è comunque più di una versione sull'origine della parola "bosino":
Natale Gorini, poeta dialettale ed autore del "Parolario Bosino" scritto nel 1996 con Clemente Maggiora, sostiene che la versione più attendibile è quella del prof. Dante Isella, massimo esperto di storia del dialetto locale e milanese, che fa derivare il termine da Ambrogio, ossia da terra di Ambrogio: Ambroeus diventa Ambrusin e poi Busin.
Già nella seconda metà del cinquecento c'era chi dal Varesotto andava a Milano per raccontare le cosiddette "bosinate", una sorta di poesie, di filastrocche ispirate a fatti reali o a personaggi, con un finale un po' moraleggiante.
(tratto da www.varesefunicolari.org e www.folkbosino.org)