La Ricotta Romana DOP, in senso proprio, non può essere definita un formaggio DOP in quanto non viene prodotta a partire dal latte; ma dal siero che, per questa DOP, è specificato debba essere esclusivamente ottenuto da latte intero di pecora. L’area di produzione coincide con il territorio del Lazio. Il prodotto finito viene commercializzato fresco e presenta la tipica pasta bianca a struttura grumosa delle ricotte. Ciò che caratterizza la Ricotta Romana DOP è soprattutto il gusto, tipicamente dolce e con un evidente sentore di latte . Viene confezionata in cestelli tronco-conici di vimini, di plastica o di metallo di capacità massima di 2 kg. Può anche essere avvolta in carta pergamena o confezionata sottovuoto. Ha ottenuto la DOP nel 2005.
La sua produzione nelle campagne laziali è antichissima e già Columella, nel suo trattato De Rustica, ci ha tramandato le tecniche di lavorazioni che i Romani utilizzavano. Pare poi che a diffondere capillarmente nell’Agro Romano l’arte di lavorare il siero sia stato nientedimeno che S. Francesco d’Assisi, nel 1223, in occasione della realizzazione di uno dei suoi “presepi viventiâ€.
Prodotta in notevoli quantità , la Ricotta Romana DOP è apprezzata e consumata soprattutto sul territorio regionale, anche perchè si tratta di un alimento da consumare freschissimo; se possibile “appena fattaâ€. Oltre che ad essere utilizzata come pietanza a sé, la Ricotta Romana trova largo uso anche come ingrediente di numerosi piatti tradizionali laziali.