E' una classica "robiola
piemontese" prodotta con latte vaccino e ovino, che prende il
nome dal paese di origine Murazzano in provincia di Cuneo.
La Denominazione di Origine Protetta è
stata riconosciuta il 12 giugno 1996.
E' un formaggio da tavola grasso a
pasta fresca, prodotto con latte ovino in purezza o con latte misto
ovino in misura minima del 60% con eventuali aggiunte di latte
vaccino in misura massima del 40%.
L’alimentazione del bestiame ovino ed
eventualmente vaccino deve essere costituita da foraggi verdi od
affienati provenienti dalla zona di produzione.
In genere il Murazzano si consuma dopo
quattro o cinque giorni dalla preparazione, ma è venduto anche
stagionato. In questo caso acquista un sapore amarognolo.
Le forme sono piccole (diametro non
superiore ai 15 cm), cilindriche con scalzo basso (3-4 cm), con facce
piane e leggermente orlate; il peso varia dai 300 ai 400 grammi. La
pasta si presenta morbida e leggermente consistente con poca
occhiatura, di colore variabile dal bianco avorio al giallo
paglierino a seconda della stagionatura.
Non vengono usati nè pigmenti
colorativi né aromi particolari.
Sapore: fine, delicatamente profumato e
con gradevole sapore che ricorda il latte ovino;
Con il Murazzano si prepara anche il
"Bruz di Murazzano", conservato in vasetti di vetro: si
tratta di una crema densa, bianco-grigiastra, preparata con robiole
tagliate a pezzi e fatte fermentare con piccole aggiunte di latte
ovino.