La Tortionata,
dolce tipico lodigiano,
è una torta di mandorle il cui nome dialettale tortjonata
deriva da tortijon,
ovvero il fil di ferro attorcigliato, al quale può essere paragonata
per la difficoltà ad essere tagliata. Infatti la Tortionata non
va tagliata, ma spezzata
perché non si riduca ad un ammasso di briciole.
Questo dolce è
quello che più di tutti caratterizza il territorio, come dolce
tipico. Nonostante sia stata codificata nel 1855
dal pasticcere Luraghi, titolare della più antica pasticceria di
Lodi, questa ricetta risale presumibilmente al tardo
Medioevo, come dimostrano le caratteristiche tipiche dei dolci del
tempo: la forma tonda e bassa, data dalla mancanza di lievitazione,
la presenza di mandorle e la caratteristica morbidezza nonostante sia
una torta secca.
La ricetta
della tortionata miscela in gran quantità del buon burro fresco,
ingrediente di cui c'è sempre stata abbondanza nel lodigiano e che
conferisce la caratteristica consistenza al dolce, con farina bianca,
mandorle con la pelle un pò tritate e un pò intere e zucchero.
La Tortionata, infine
spolverata con dello zucchero a velo, è ottima gustata insieme a del
moscato o del malvasia dolce, a dello spumante o a del passito.
La
torta è ancora oggi molto apprezzata, tanto che i lodigiani non
dimenticano di portarla sulla propria tavola o di portarla agli amici
in occasioni speciali..
Oggi è entrata a far parte di diritto
del Consorzio di Tutela dei Prodotti Tipici Lodigiani.