Il Cacciucco è un piatto composto da una varietà di pesci ridotti in
piccoli pezzi. Il nome deriva dalla parola turca “kukut†che significa
“piccola cosa, minutagliaâ€, è infatti una zuppa che si prepara con
piccoli pesci, una pietanza che nasce a bordo dei pescherecci, come
nutrimento per l’equipaggio, fatta con pesci di scarso valore
commerciale per non utilizzare pesce pregiato destinato alla vendita. La
ricetta del cacciucco di Viareggio con pesce povero, o “pesce
dimenticatoâ€, così come riproposto da un famoso chef viareggino, vuole
recuperare lo spirito originario di questo piatto, utilizzando pesci
meno noti e meno costosi, per lo più di sabbia, pescati nel mare della
Versilia, quali: aluzzi, sugherelli, rondinini, pesce serra, torpedini o
pottini e pesce tremola, nelle stagioni in cui ciascun pesce esprime il
meglio di sé, a garanzia della freschezza del pesce, della pienezza dei
sapori, e dei costi più contenuti.
Preparazione:Far bollire i pesci, precedentemente puliti e
spezzettati, con la sola aggiunta di pomodoro, aglio, sale e
peperoncino; completando quindi con fette di pane, rigorosamente toscano
e insipido, precedentemente abbrustolito e agliato, con una cottura che
non deve superare i 30-35 minuti. Il piatto deve essere poi presentato
in tavola, secondo la tradizione, in un contenitore rigorosamente di
coccio che deve servire per più commensali. Il cacciucco non è una zuppa
da piatto singolo, ma un cibo da assaporare e gustare in compagnia,
come nelle famiglie antiche dei pescatori con la zuppiera fumante al
centro della tavola, dove ogni componente “pescava†mano a mano il suo
pesce nei riti e nei piaceri del desco familiare; ricordiamo che si
trattava quasi sempre di un piatto unico. Il vino che veniva abbinato (e
che tutt’oggi viene consigliato) è un buon vino rosso d’annata,
possibilmente non troppo carico di tannini, in modo che non sia
prevalente sui sapori del pesce.
Tratto da
www.turismo.intoscana.it