Il “Bonètâ€, dolce al cucchiaio le
cui origini risalgono, probabilmente, alla zona delle Langhe, è un
dolce della tradizione piemontese, prodotto in tutta la regione.
Può essere presentato a forma rotonda
o rettangolare a seconda dello stampo utilizzato e la sua ricetta può
subire lievi variazioni a seconda delle zone del Piemonte, possono,
infatti, essere aggiunte nocciole, gherigli di pesca o albicocca,
caffè ed il rhum a volte è sostituito con il brandy.
Sull’origine delle parola “Bonètâ€
si sono succedute, nel tempo, numerose versioni.
Il termine “Bonèt†in piemontese
significa cappello/berretto e, secondo il dizionario, tale dolce
porta il nome di “Bonèt†perché questo è il nome che in
piemontese è dato allo stampo di rame e di alluminio nel quale è
cotto, che imita in realtà un cappello da cucina (bonet ’d
cusin-a).
L’ipotesi più curiosa e più
accreditata nelle Langhe, lascia intendere che il dolce sia stato
chiamato così perché veniva servito alla fine del pasto, come
"cappello" a tutto ciò che si era mangiato. Infatti, prima
di uscire di casa o da un locale chiuso, dopo essersi vestiti, si
indossava, come ultimo indumento, il bonèt e, quindi, per
similitudine il dolce posto a chiosa del pasto prese questo nome.
Ingredienti
- 4 Uova
- 6 cucchiai di Zucchero semolato
- 1/2 lt. Latte
- 50 gr. Amaretti semolati
- 2 cucchiai di Cacao amaro in polvere
- 2 cucchiai di Rhum
Preparazione
Dopo aver sbattuto le uova in una
terrina, unire 4 cucchiai di zucchero, il cacao, gli amaretti
finemente sbriciolati con le mani, il rhum ed il latte, quindi
amalgamare il tutto con l’aiuto di una frusta.
Preparare il caramello scaldando 2
cucchiai di zucchero in un pentolino fino a che divenga di colore
biondo-nocciola, spruzzare un po’ d’acqua facendo diventare lo
zucchero filante e mescolare girando il piccolo tegame sulla fiamma
viva.
Versare il caramello così ottenuto in
uno stampo, che è stato tenuto al caldo per facilitarne lo
scorrimento, in modo che veli il fondo e le pareti.
Raffreddato il caramello, versare il
composto nello stampo e cuocere nel forno a bagnomaria a 180°, per
45 minuti circa.
Quando il composto è ben rappreso,
lasciar raffreddare lo stampo, quindi metterlo in frigorifero per
almeno 2/3 ore e prima di servirlo capovolgerlo in un piatto da
portata e decorarlo con un amaretto.