II Bossolà e ritenuto dalla tradizione
il tipico dolce bresciano: è a forma di ciambella, ben lievitato ed
è a base di uova, burro e farina pregiata.
Le origini del Bossolà e del suo nome
sono incerte. Secondo alcuni il nome deriverebbe dal latino
"buccella" che significa boccone e pane per gli indigenti,
e nel suo derivato "buccellatum," che nel tardo latino
significò "biscotto" e anche pane di munizione, di riserva
militare, d'assedio o galletta. Tuttavia la sua composizione e la sua
forma non consentono di dare troppo spazio a questa derivazione.
Appare molto più credibile una
derivazione più antica, che affonda le sue radici nel mondo celtico.
II termine Bossolà deriverebbe da "bés 'mbesolà t",
serpente attorcigliato. II riferimento al serpente attorcigliato è
presente in numerose tradizioni e leggende che ancora sono vive nelle
valli e nelle campagne bresciane.
II serpente attorcigliato evoca la
ciclicita del tempo e dunque l'eternità . II Bossolà , dunque, è
simbolo di continua rinascita e non a caso è un dolce che viene
associato al periodo natalizio, quando il tempo, dopo la morte dei
mesi freddi e dell'autunno, rinasce con il rinascere della luce; aI
vecchio anno si sostituisce il nuovo. II Bossolà è pertanto simbolo
beneaugurante, che ci ricorda la continua rinascita della vita.
Ingredienti per 4 persone
- 3 uova
- 150 gr. Zucchero
- 250 gr. Burro
- 200 gr. Farina
- 150 gr. Fecola di patate
- 1 scorza di limone grattugiato
- 1 bustina di lievito in polvere
Preparazione
Montare il burro con 100 gr. di
zucchero, aggiungere i tuorli d'uovo, la farina, la fecola,
grattugiare la buccia di limone, unire iI lievito e per ultimi gli
albumi delle uova ben sbattuti e montati con i restanti 50 gr. di
zucchero. Mettere il composto in uno stampo con il buco, imburrato e
infarinato, e porlo, infine, nel forno a 180° per 30 minuti circa.
Una volta freddo spolverarlo a volontÃ
con zucchero a velo vanigliato.